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Tecrit con Riccardo Sinigaglia

TRACKLIST

1 -One F (Live in Loft21)

2 -Two E

3 -Three A

4 -Tecrit

5 -Four D (Live in Loft21)

6 -Five

 

(P) 2014

Dodicilune ED321

8033309693217

 

MUSICISTI

Riccardo Sinigaglia, santur elettrico, flauti barocchi, electronics,

Sergio Armaroli, vibrafono, talking drums

 

TOTAL TIME

50:25

 

IJM Italian Jazz Musician Press Release

"In questo progetto basato sull'improvvisazione modale, elaborata con suoni concreti e di sintesi, si è lavorato ad una sorta di "massaggio sonoro" avvolgente e continuo in una dimensione di sospensione ipnotica, imprevedibile, complessa e cangiante, arrivando a dissonanze aspre per poi tornare ad una ipotetica consonanza di forze e di energia: un contratto con la terra che non bisogna perdere per poter arrivare al cielo... senza finire come Icaro!"


                                                                                 Riccardo Sinigaglia

"Le frontiere della ricerca sul vibrafono si stanno coerentemente estendendo a tecniche di improvvisazione che non rispettano i canoni della normalità percussiva e già vi sono, in molte parti del mondo, esempi di composizioni o improvvisazioni che cercano di cogliere nuovi suoni usando nuovi espedienti: dagli esterni inferiori dello strumento (allo scopo soprattutto di far emergere risonanze) alla costruzione di meta aggregati sonori attraverso un'opportuna spettralizzazione dei suoni con microfoni, elettrificazione, pedaliere, computer etc., o ancora applicando oggetti di qualsiasi tipo direttamente sui tasti.

Non meno importante è però il consueto attaccamento all'uso "psicologico" dello strumento, ossia quello di cercare di tirare fuori suoni (senza nessuna pretesa di anticonvenzionalità a tutti i costi) che siano in grado di avvolgere l'ascoltatore in una realtà ipnotica, organicamente protesa alla ricerca di cristalli strumentali... Sebbene sia solo nello spirito improvvisativo che può celarsi qualche aggancio al jazz, "Tecrit" fornisce una splendida dimostrazione di cosa proietti il termine "confluenze": la passione e il rigore artistico che anima il vibrafonista Sergio Armaroli (autore già di diverse manifestazioni di valore nel campo contemporaneo) stavolta fonde i suoi intenti con Riccardo Sinigaglia, da sempre impegnato in poliritmie, modalità di provenienza orientale, sistemi digitali legati alla ricomposizione di suoni di matrice etnica. In questa prova Sinigaglia affianca Armaroli ad armi pari, proponendo le sonorità di uno strumento tradizionale dell'Iran, il santur, opportunamente elettrificato...In Tecrit puoi sentire respiri improvvisativi (il girovagare atonale di Two E) o restare magneticamente colpito dalla potenza musicale dell'insieme... si vive quindi una dimensione particolare ed ancora affascinante che vede i due principali protagonisti all'opera (vibrafono e santur) appoggiarsi alla storia solo per creare contrasti possibili tra generi apparentemente contraddittori".

 

Ettore Garzia, tratto da "Percorsi musicali: pensieri sulla musica contemporanea: Poche note sul jazz italiano:"modalità" alternative del vibrafono